IN CARCERE Il direttore vara un corso di addestratori di cani per i detenuti e annuncia che va a Bologna
Una vita coi minori: Paggiarino saluta

(Ed. TREVISO)
TREVISO - (zan) Dopo quasi un trentennio Alfonso Paggiarino lascia la Marca e l'Istituto penale minorile. Il direttore della struttura, infatti, dal prossimo 5 luglio assumerà il medesimo incarico a Bologna. Campano d'origine, Paggiarino ha operato nella struttura di via Santa Bona vecchia per 29 anni; prima come educatore e vicedirettore, poi, negli ultimi quindici anni, come responsabile. Manterrà comunque l'interim finchè il ministero non nominerà un sostituto. Il direttore farà comunque a tempo a tenere a battesimo la più recente delle svariate iniziative intraprese dall'istituto: un progetto in cui alcuni dei ragazzi del carcere potranno seguire un corso di formazione per diventare addestratori di cani. Ai giovani verranno affidati quattro cani "trovatelli" provenienti dal canile di Ponzano: sotto la guida di un istruttore qualificato insegneranno alle bestiole una serie di comportamenti basilari. Per i quattrozampe un'educazione che si speri faciliti la loro successiva adozione, per i ragazzi un contatto con benefici sullo stress, sull'assunzione di responsabilità, sulla socializzazione. E, perchè no, un'esperienza che potrà tornar loro utile anche per un futuro reinserimento professionale. Già quindici i ragazzi hanno chiesto di partecipare: dopo il successo del 2009, la seconda edizione di "Altro che bastardi" è promossa da Uisp, ministero di Giustizia, servizio veterinario dell'Usl 9, Associazione trevigiana per la Difesa del cane, associazione cinofila All the dreams e Enpa.

INIZIATIVA AL MINORILE
I carcerati diventano educatori di cani

Progetto di educazione e addestramento cinofilo all'istituto penale minorile di Treviso: l'8 giugno inizia «Altro che bastardi», il corso rivolto a un gruppo di ragazzi ospiti della struttura che diventeranno educatori cinofili. L'iniziativa è stata presentata ieri dall'associazione Uisp (Unione italiana sport per tutti), dal ministero della giustizia e dal servizio veterinario del dipartimento di prevenzione dell'Usl 9 in collaborazione con Enpa (ente protezione animali), associazione di difesa del cane e associazione cinofila “All the dreams”). Il progetto giunge quest'anno alla seconda edizione, dopo il successo ottenuto nel 2009: «Siamo molto contenti di poter dare il via alla seconda edizione del progetto», dice Alfonso Paggiarino direttore dell'Ipm, «I nostri ragazzi hanno bisogno di stimoli per reintegrarsi nella società e grazie al corso potranno ottenere la qualifica di educatore cinofilo. La prima edizione è stata un successo e siamo sicuri lo sarà anche la seconda». Quattro saranno i cani del canile di Ponzano che entreranno nel carcere minorile trevigiano per affrontare insieme ai ragazzi sei settimane di corso: dopo l'addestramento non torneranno in canile ma verranno sistemati in famiglia.

Elisa Adamo

Marino Silvestrin colpisce ancora

(Ed. ROVIGO)
Marino Silvestrin colpisce ancora. Il gambero adriese, uno dei massimi specialista del retrunning nazionale ed internazionale, la corsa all'indietro, si è aggiudicato domenica scorsa sul circuito di Albignasego (Pd) il massimo alloro internazionale, il titolo mondiale, nella nona prova di corsa alternata. Non contento dell'alloro iridato Silvestrin ha conquistato, sempre nella categoria argento, quella riservata ai cosiddetti nonnetti sempreverdi dell'atletica, il titolo tricolore nel 12 campionato nazionale Aics di retrorunning. Silvestrin, atleta dell'Assindustria Rovigo, ma adriese doc, classe 1940, ha una collezione incredibile di titoli provinciali e regionali. È stato per oltre un quinquennio campione italiano su varie distanze, campione regionale di corsa campestre ed ha mietuto allori anche al di fuori dei confini del Veneto. Si è inoltre laureato più volte campione italiano Uisp del miglio del retrorunning, nella categoria argento. Silvestrin ad Albignasego ha bissato il successo ottenuto alcuni anni orsono conquistato il podio mondiale sui 3mila metri. Su un circuito di 1000 metri da percorrere tre volte, ha corso i primi 500 metri all'indietro ed i successivi in avanti. E cosi di seguito, in alternanza, fino a completare il percorso. La maglia tricolore invece l'ha conquistata correndo all'indietro per tutti i tre chilometri del circuito di gara. Il retrorunning, ovvero la corsa all'indietro, è una nuova disciplina podistica. In Italia è arrivato nel 1992 con la prima edizione del Gambero d'oro di Poviglio sulla scia della gara americana che si svolgeva al Central Park di New York denominata Backwards Mile. «L'Italia è il paese al mondo che più ha promosso l'attività agonistica di questa disciplina - commenta il nonno iridato-. Molte gare, come quella padovana, sono inserite nel "Retro Challenge" un circuito articolato in circa venti gare nelle più svariate parti del centro-nord Italia tanto che alcuni tra i più importanti retrorunners mondiali sono italiani».